giovedì 21 ottobre 2021

 Cammino dei Briganti 

dal 13 ottobre  al 17 ottobre 2021

Dopo tanto, forse troppo, tempo mi sono concessa una minivacanza che non è poi stata così tanto mini...

I giorni di cammino leggerete esser 5, ma per me è come fossero stati almeno il doppio dei giorni di stop dalla 'quotidianità' (anche se nella mia vita capita che la quotidianità sia poco quotidiana). 
In cammino il tempo è trascorso lento e si è amplificato, i paesaggi attraversati in un giorno vari, e il tempo con me stessa inteso, molto intenso e bello, molto bello.


Il 12 ottobre siamo partiti, Paolo e il suo amico Silvano (che avevo avuto occasione di incontrare qualche anno fa durante la raccolta delle olive) sono passati a prendermi a Prato verso le 15  e 20 e dopo poco le 19 eravamo al comune di Sante Marie, luogo della partenza, dove avremmo pernottato per essere sul posto la mattina successiva.

Alessandro ci ha accolti, preparato i salvacondotti e accompagnati all'Ostello del Castello, posto davvero carino e accogliente.
Lì abbiamo incontrato Davide, anche lui sarebbe partito il giorno seguente, ma con previsione tappe diversa dalle nostre.

Ci siamo recati per la cena a Tagliacozzo dove tra numerosi ristoranti  era aperto solo uno che ci hanno detto essere al completo, abbiamo mangiato una pinsa a testa e siamo tornati all'ostello dove per la prima volta in questo viaggio abbiamo srotolato i sacchi a pelo.

   13 ottobre
Dopo aver ricomposto gli zaini siamo andati nella piazza del paese, dove abbiamo fatto colazione, la foto di rito prima della partenza e comprato i panini dai simpatici negozianti dell'alimentari del paese.

Alle 9 spaccate siamo partiti!!!
Il passo era diverso, il mio molto più lento per questioni di allenamento e ancora più lento perché ho subito assunto un atteggiamento di contemplazione di ciò che mi circondava e del piacere che il camminarci attraverso mi generava.

Ho ritrovato un paio di volte i miei compagni (che ho capito sarebbero ben presto stati più compagni di cene e colazioni e non di camminate), la prima volta al piccolo e delizioso paesino, Santo Stefano, dagli orgogliosi abitanti seduti sulla panchina di fronte alla fontana, la seconda a Val De Varri dove abbiamo consumato il pranzo in compagnia di un cane e di un gatto, prima di incontrare uno strano cavallo somigliante a uno molto famoso.

Dopo il pranzo ho camminato per un paio d'ore da sola in un fantastico bosco e ho vissuto la mia sensazione di gioia e pace: puoi rilassarti nel cammino e perderti nei pensieri e nei passi.

Per questo la facilità di seguire il percorso aiuta a 'perdersi' nel cammino, e seguire il tragitto verso  Nesce era semplice, e quando ho letto che all'arrivo mancava solo un ora e trenta mi sembrava troppo poco tempo ancora per camminare.

Nesce, ore 16:20 : siamo arrivati al B&B La casa della fonte di Franca che ci ha accolti con un sorriso nascosto dietro la mascherina e ci ha, non smettendo di chiamarci signori, trattati con un'eleganza e carineria uniche.
Mi sono sentita trattata come una principessa ed è stato piacevolissimo sentirle raccontare un sacco di storie dei luoghi e della sua vita.
Ci ha poi deliziato e rimpinzato con un ottima cena e colazione.

   14 ottobre
Difficile venire via da quella casa, difficile lasciare i racconti di Franca in un piccolo delizioso paese senza tempo, ma verso le 9:30 ci siamo incamminati verso il secondo giorno dell'anello dei Briganti.
Paesaggio meraviglioso allontanandosi .


Dopo un paio di ore di cammino sono arrivata a Villerose, ho brevemente girato il piccolo borgo poi ho ripreso il tracciato e camminando per la via sono stata sorpresa da un signore che aprendo la porta ha gridato: <Ah, aiuto, una brigantessa!!!> e mi ha invitata a entrare per visitare il suo giardino fatato insieme ai mie compagni di cammino e, dato che il cellulare per chiamarli non prendeva, ha preso l'auto per recuperarli e portagli da me nel giardino, dove felice di questo incontro li stavo aspettavo.
Ho ascoltato con molto piacere Flaviano raccontarci della sua vita, della sua bellissima moglie, dolcissima ostetrica, e di varie altre cose...
Mi ha riempito di gioia quest'incontro con una persona che ha colto l'occasione della casa ai bordi del cammino per accogliere, chiacchierare, brindare.


Presa da Spedino la variante per Torano siamo arrivati all'Ostello Casa Bella poco dopo passate le 15, troppo presto per fermarsi, così abbiamo camminato fino a Grotti.


   15 ottobre
L'anello del Lago della Duchessa.
Giornata incredibile!
Pasquale ci ha accompagnati in auto da Torano a Cartore, da lì siamo partiti in un sentiero ripido in un folto bosco, inizialmente misto aceri e faggi, prima delle 9 e 30 ero già sola in mezzo agli alberi e anche se con lo zaino vuoto la ripida salita si faceva sentire e non mi bastava camminare faticosamente tra i faggi per 2 ore, ma a una certa quota ho avuto una vista più aperta del bosco e molto bella, così bella che mi sono distratta ed ho preso un sentiero sbagliato, non quello che portava al lago della Duchessa.
Non mi è dispiaciuto perché ho camminato un'ora con una visuale bellissima e ho incontrato camosci e una vipera, che devo ammettere era pure lei molto bella e che gentilmente ha deciso di srotolarsi verso un cespuglio invece che verso le mie caviglie.




Non ho ritrovato i miei compagni fino a dopo le 4.
E' stata una giornata di immersione in sentieri in quota (il lago è quasi a 1.800 m s.l.m.), in solitaria  che mi mancava come esperienza di trekking/cammino.

La sera abbiamo cenato all'ostello con Davide (il ragazzo incontrato la prima sera a Sante Marie) e tutti e 4 ci siamo immersi nella realtà locale con una bevuta al pub di Torano.

   16 ottobre
Altro giorno altra giornata di cammino, un giorno questo che ne è valsi almeno tre, per quanto intensamente vissuto, per il cambiamento di paesaggi e numero di cose viste e perché dalle nove del mattino sono arrivata alle 7 di sera a destinazione, sedendomi solo 5 minuti per mangiare due pezzi di pizza al taglio.

La mattina Pasquale ci ha riportati a Cartore in auto e di lì siamo partiti, ho salutato gli altri che durante la giornata ho incrociato solo per alcuni istanti presso una bellissima chiesa, Santa Maria in Valle Porclaneta,
Dopo la visita alla chiesa altro cammino tra boschi e mucche fino ad arrivare e attraversare il delizioso paesino di Rosciolo.



Da lì sono arrivata a Magliano dei Marsi dove verso le 2 mi sono fermata a mangiare qualcosa e ripartita, incrociando altri cammini (il Cammino di San Tommaso) ho deciso, dato la doppia alternativa, che avrei fatto il percorso più lungo ma meno ripido che attraversava Scurcula Marsicana dove mi sono trattenuta un po' per visitare il paese, non avendo ancora chiaro che avevo altre 3 ore di cammino davanti a me.
Quando ho capito che sarei arrivata a buio (cosa di cui tra l'altro ero piuttosto contenta) ho avvisato chi mi aspettava a San Donato e, quando ho potuto, ho un po' accelerato il passo.
Non sempre era possibile andare veloce, ero stanca e incontravo tante cose da guardare...

Finalmente una giornata spesa completamente e lungamente in cammino!
Quasi 30 km e arrivo con frontale e ad aspettarmi il B&B A Casa di Giulia con un giardino pieno di luci, arrivata distrutta e felicissima per ogni minuto ben speso in una lunghissima giornata.

C'erano i dolori dell'acido lattico e una spalla dolorante, il tutto alleviato dalla deliziosa cena preparata e servita da Giulia, terminata con dei biscotti al vino (di cui ho la ricetta!!!) e limoncello fatto in casa.

   17 ottobre
Ultimo giorno.
Dopo colazione ho anticipato la partenza rispetto a Paolo e Silvano per cercare di arrivare a destinazione più o meno contemporaneamente.

Molto bello anche il percorso ripartendo da San Donato, così come i borghi attraversati, Scanzano e Tubione.
Camminando sentivo che per il mio corpo era giunto il momento che il viaggio finisse e che era giusto ridormire nel mio letto.





   20-21 ottobre
Sono a casa da qualche giorno ed ho cercato di sintetizzare, con l'aiuto di qualche appunto, il mio Cammino dei Briganti.
Tanti di più sono i ricordi rispetto a quello che ho scritto e molta di più la bellezza di ciò che ho visto e il beneficio del camminare rispetto alle mie capacità di scrivere e descrivere.

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