venerdì 9 agosto 2024

Oltre l'orizzonte delle emozioni partecipando per la terza volta all'Orsigna Arum festival



 Aspettavo con ansia sempre maggiore questo momento dell'anno:

il periodo dal 1 al 5 agosto, le date in cui era in programma di svolgersi l'Orsigna Arum festival al quale avrei partecipato per la terza volta.


Questo festival giunto alla sua 5° edizione si presenta nel suo sito (www.orsignaarumfestival.org) come un'esperienza immersiva nella natura dedicato alla conoscenza della montagna in cui ci sono percorsi di rigenerazione, concerti, incontri con professionisti, scrittori, artisti; e lo è ma è anche molto di più.


Quest'anno il tema era 'Le radici dell'essenziale', e forse è proprio per questo che agogno di essere lì, e perché star lì mi fa proprio bene.


1 agosto 2024


Lasciata la macchina al parcheggio e caricato sulle spalle zaino 60 litri strapieno e sulla pancia zaino da trail, un po' meno pieno, oltre alla tenda che passa dalle braccia alle mani inizia quello che è il tempo più faticoso di questo 'viaggio', la salita fino al paese e alla navetta.



Vengo subito salutata da innumerevoli farfalle e falene, il cammino è costeggiato da arbusti di buddleia, quella che il professore a lezione ci ha presentata come la pianta delle farfalle, poiché la sua pannocchia di fiori richiama le farfalle e non solo.











Poco dopo le 11 son già a Pian dell'osteria, con tenda già montata e dopo aver visto con gioia volti e sorrisi che immaginavo e attendevo di reincontrare durante il mio cammino-tragitto navetta verso la meta.


Ed eccomi lì sorridente e serena a godermi i primi momenti di yoga, il pranzo preparato da Ruggero, farro con verdure e spezie come lui magicamente sa mixare.

Dopo aver parlato col cuoco di un argomento che mi sta a cuore, il genicidio che si sta consumando a Gaza, ho voluto iniziare col non fare attività, se non guardarmi intorno, sonnecchiare, scrivere, leggere.

Nel tardo pomeriggio ho assistito con piacere all'incontro con due scrittori ( nello specifico uno di loro è un giornalista del Corriere Fiorentino) che hanno gradevolmente presentato i libri da oro scritti su Tiziano Terzani, sono passati 20 anni dalla sua morte.

Sono rimasta davanti al palco per tutto quanto proposto fino alla fine del concerto di Francesco Biadene.


Non riporterò la cronaca di tutti i giorni e di tutte le attività, per quelle c'è il programma, ma voglio raccontare di come in quei giorni il tempo assume una connotazione tutta sua, quasi non ci fosse un quando un prima un dopo, ma solo tanta vita, senza importanza dell'ordine in cui....


Sul diario ho scritto:

<Io qua sto proprio bene, anche semplicemente seduta sul prato come sono adesso al sole ancora gradevole delle 9 del mattino>

Foto scattata da Silvia Mannini


Sono stati giorni in cui mi è stato donato tanto Yoga la mattina, a partire dalle 6:30 con Claudio per poi proseguire dalle 9:30 alle 12:30 con Leo, Marina e Niccolò musicalmente accompagnati dai Varuna, momenti magici.

Ho partecipato a laboratorio teatrale e musicale, ballato anche solo con busto e braccia ai concerti la sera (le gambe dopo un po' di salti nell'erba e terreno disconnesso erano a pezzi).

Sono grata che questo festival venga fatto, è per me un momento dell'anno che mi rigenera e usufruisco a lungo dei suoi benefici, come l'ho definito in sintesi alla è 'nutriente'.


6 agosto 2024

Riatterrata già da un giorno, 'riatterrata'! Perché proprio di un atterraggio si tratta, dopo un viaggio in cui corpo e spirito sono stati su una nuvola.

Però so che non è solo una nuvola immaginaria, perché ho le prove che persone 'così' i sono, che emozioni 'così' ci sono e anche se rarefatte nel mondo e nella quotidianità è bello sapere della presenza.


Nutriente come l'ho definito perché mi ha nutrito l'anima e ce n'è bisogno.

Tanta vita in quei giorni, tanta buona e bella vita in un tempo che assume una diversa dimensione.


(Grazie, grazie, grazie a chi ha organizzato questo dono e a chi ha donato!)